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IL BAMBINO CON DIABETE A SCUOLA IN EMILIA ROMAGNA: facciamo chiarezza

08 Set 2019

La Fe.D.ER  - Federazione Diabete Emilia Romagna – esprime soddisfazione e accoglie con grande favore l’aggiornamento delle Linee di indirizzo regionali DGR 166/2012 del 2012 per la somministrazione dei farmaci in contesti extra-familiari, educativi o scolastici, a soggetti in età evolutiva con diabete di tipo 1.

La Circolare del 2 settembre 2019 fornisce indicazioni e suggerimenti in relazione al percorso assistenziale del bambino a scuola in relazione all’utilizzo di nuove tecnologie, dimostrando ancora una volta l’attenzione della Regione ER e dell’Ufficio Scolastico Regionale verso i minori con diabete di T.1.

Un documento in linea con i tempi che chiarisce e specifica il ruolo del personale scolastico in relazione agli alunni che sempre maggiormente fanno uso di sensori e microinfusori, tecnologia che semplifica l’intero processo di controllo glicemico e somministrazione dei farmaci anche a scuola.
Già nel 2012 la nostra regione fu la prima a parlare di auto-somministrazione e coinvolgimento del personale scolastico.
Oggi, grazie alla Circolare  è possibile fare un ulteriore passo avanti, la promozione dell’uso delle tecnologie per i bambini, è un grande aiuto per la qualità della vita dei nostri piccoli che soffrono di DT1, dal 2015 la regione ER ha raccomandato l’uso delle tecnologie nei bambini piccoli, inoltre è stata la prima a introdurre i FGM per i bambini in età scolara.

Da circa 10 anni le associazioni riunite in Fe.D.ER promuovono una maggiore attenzione e sensibilizzazione verso il diabete in età pediatrica, troppo spesso diagnosticato tardi e con gravi conseguenze, ancora oggi sentiamo parlare di decesso di minori per mancata diagnosi.

L’obiettivo del documento regionale è anche quello di migliorare la conoscenza del DT1 in età pediatrica e la qualità della vita dei bambini e delle loro famiglie, senza niente togliere a ciò che già è in essere.

I bambini passano molte ore a scuola, sotto la sorveglianza degli insegnanti; formare il personale scolastico è importantissimo sia per chi il diabete lo ha già che per chi potrebbe avere alcuni sintomi facilmente identificabili. Conoscere la malattia significa mettere in sicurezza i bambini e superare le ansie di chi gli sta intorno.

Sono tantissime le esperienze positive consolidate in molte scuole della nostra regione e tanti gli insegnanti e/o personale ATA che, dopo una formazione puntuale e strutturata, si sono resi  disponibili ad approfondire la conoscenza del diabete e farsi carico dell’alunno con diabete di T.1 .

I percorsi  formativi offerti al personale scolastico che nella nostra regione vengono sviluppati in collaborazione con le Pediatria di Comunità (che esistono solo in ER), i Centri di Diabetologia Pediatrica e i volontari formati e competenti,  e rappresentano uno strumento in più per la  tranquillità degli insegnanti che diventa poi anche quella  dei bambini con diabete che si sentono meno malati e diventano bambini come gli altri in mezzo agli altri.

Un coinvolgimento del personale scolastico  su base volontaria che offre un duplice vantaggio: gli insegnanti acquisiscono le conoscenze per capire meglio cos’è il diabete e gestire i bambini in classe e di conseguenza maturano anche la tranquillità necessaria per svolgere le varie attività scolastiche e ricreative.

Ci teniamo a sottolineare che: niente di quanto fatto fino ad ora viene rinnegato o annullato, il supporto infermieristico continuerà a funzionare ogni qual volta sarà necessario, nessun bambino resterà mai solo, l’attenzione verso i bambini e le loro famiglie migliorerà ulteriormente, perché aumenterà la conoscenza del diabete in età pediatrica nella scuola e a ricaduta nell’intera società.

Ancora una volta la Regione ER anticipa i tempi e “fa scuola”.
Fe.D.ER ringrazia, a nome di tutte le persone che rappresenta, la Regione ER e l’Ufficio Scolastico Regionale confidando che il modello ER sia presto replicato in altre regioni.

A confermare quanto da noi affermato pubblichiamo con piacere il Link del Comunicato stampa della Regione Emilia Romagna